Come nasce la teoria dell’attaccamento?
Da un punto di vista storico la psichiatria ha ripreso ad occuparsi in modo specifico del trauma dagli anni settanta e ottanta. Precedentemente solo alcuni psichiatri mettono a punto descrizioni sintomatologiche dettagliate che hanno la caratteristica di riproporsi in modo sistematico.
Due psichiatri di New York concorrono a riportare all’attenzione dei clinici, ma soprattutto della comunità scientifica, il tema del trauma. Propongono dei “gruppi di discussione” ai reduci di guerra del Vietnam. Attraverso la ricerca in letteratura, raccolgono e confrontano moltissimo materiale clinico e teorico.
Sempre negli anni settanta alcuni autori iniziano a pubblicare articoli su come eventi traumatici episodici, se subiti in età evolutiva, incidano significativamente sulla struttura della persona.
Si inizia a considerare traumatico ciò che può accadere in ambito extra-famigliare. Ma soprattutto si inizia a considerare ciò che può accadere in ambito intra-famigliare, come l’abuso e il maltrattamento.
Anni ’70 le nuove definizioni di abuso e maltrattamento e la relazione genitori-figli
A metà degli anni settanta la comunità scientifica che si occupa di Trauma accoglie una nuova definizione circa la concettualizzazione dell’abuso e maltrattamento.
Questa definizione propone di aggiungere il termine di trascuratezza accanto a quanto fino a quel momento identificato come esperienza relazionale traumatica. Attraverso tale definizione inizia ad essere osservata e rilevata anche la trascuratezza emozionale.
Così come inizia ad essere presa in considerazione, la possibilità che i genitori potessero maltrattare emozionalmente e fisicamente i propri figli.
Contestualmente diversi autori sentono l’esigenza di provare a fare maggior chiarezza da un punto di vista teorico sulla relazione genitori-figli. Quanto appreso fino a quel momento non soddisfaceva la specificità della relazione.
Uno dei maggiori contributi alla comprensione di ciò che accade nella relazione genitori-figli lo diede John Bowlby che, attraverso la sua teoria, mise l’attenzione sulla psicopatologia come conseguenza di eventi di vita reale.
Cerchiamo di riportare i punti salienti del contributo che J. Bowlby e la sua Teoria dell’Attaccamento, ha dato alla conoscenza teorica, alla ricerca scientifica e alla pratica clinica in età evolutiva.
Come il Dott. Bowlby descrive la Teoria dell’attaccamento
La teoria dell’attaccamento è, nella sua essenza, una teoria spaziale, sia letteralmente che metaforicamente. Quando sono vicino a chi amo mi sento bene, quando sono lontano sono ansioso, triste e solo.
Una delle caratteristiche fondamentali che emerge dalla teoria è la ricerca di vicinanza ad una figura preferita, che è la figura che dispensa con regolarità le cure necessarie. Credo che sia importante che sottolinei che l’attaccamento è riferito ad una figura in particolare o a un piccolo gruppo di figure.
L’elemento fondamentale che viene portato alla luce è la differenziazione tra attaccamento sicuro e attaccamento insicuro.
Attaccamento sicuro e attaccamento insicuro
Attaccamento sicuro e attaccamento insicuro sono fondamentali per lo sviluppo del bambino. Le osservazioni del Dr. Bowlby sono partite dalla distinzione tra:
Stile di attaccamento: riferito allo stato e alla qualità degli attaccamenti di un individuo. I due stili fondamentali e importanti sono sicuro e insicuro. Lo stile insicuro si distingue in evitante, ambivalente e disorganizzato.
Comportamento di attaccamento: tutta quella serie di comportamenti che vengono posti in essere da un individuo nel momento in cui è vicino ad un “altro” considerato come preferito. Esso è composto da: ricerca di vicinanza, effetto base sicura e protesta per la separazione. il comportamento di attaccamento è innescato dalla separazione o dalla minaccia di separazione da parte di una figura di attaccamento. Il comportamento di attaccamento non è immediatamente presente alla nascita, ma si sviluppa nei primi mesi di vita.
L’attaccamento nel bambino da 0 a 6 mesi
Da 0 a 6 mesi tra il bambino e la madre si innesca un processo caratterizzato fondamentalmente dalla vista del volto umano. Inizialmente il bambino sembra riconoscere l’odore del latte. Poi il contatto umano e poi i movimenti facciali. Appare evidente come lo sguardo reciproco nella diade madre-bambino sia un elemento chiave nello sviluppo del bambino. La caratteristica e la finalità dell’attaccamento sono orientate a definire e regolare il mondo interno del piccolo di uomo.
Lo sguardo reciproco tra madre-bambino è un elemento chiave nello sviluppo del bambino. La caratteristica e la finalità dell’attaccamento sono orientate a definire il mondo interno del piccolo di uomo | #TeoriaDellAttaccamento #ECM Share on XL’attaccamento nel bambino dai 6 mesi ai 3 anni
Il Dr. Bolwby si è raffigurato il sistema di attaccamento nella fase 6 mesi-3 anni, come basato su un processo che tende a regolarsi attraverso la vicinanza-distanza alla madre. Come se quest’ultima venisse usata come una sorta di base sicura che favorisce l’esplorazione dell’ambiente circostante nel momento in cui lo stesso ambiente non presenta minacce, mentre come la possibilità di mettere in atto comportamenti di protesta se si verifica una significativa separazione o si presenta un pericolo e l’ambiente è o diventa minaccioso.
L’attaccamento oltre i 3 anni
Dai 3 anni in poi vi è la formazione di una relazione reciproca. Il sistema di attaccamento, inizialmente nel lattante somiglia ad un meccanismo per ritornare alla base, per riferirsi in modo preponderante al genitore, con lo scopo di mantenere la vicinanza. Con l’evolversi del linguaggio e dello sviluppo psicologico sorgono capacità ed abilità più complesse. La teoria dell’attaccamento diventa una teoria generale sulle relazioni o “legami affettivi”, su come essi vengono mantenuti e possono diventare problematici.
Modelli operativi interni
I modelli operativi interni sono una prima rappresentazione del mondo, di sé e di coloro che sono figure importanti. Sono soprattutto la modalità di entrare in relazione tra loro nella diade madre-bambino. Sono gli elementi fondamentali che vanno a costituire lo stile di attaccamento di una persona.
Un bambino con un attaccamento sicuro avrà una rappresentazione interna di una figura di riferimento che in modo consono si occupa di lui, con modalità di rispecchiamento e di regolazione dell’emotività, sicuro dei suoi affetti e meritevole degli stessi.
Queste caratteristiche relazionali si rifletteranno su tutte le altre relazioni e le relazioni che si avranno da adulti. In particolare, quest’ultimo aspetto, è stato molto osservato dal Dr. Bowlby, ovvero la pervicacia con la quale gli stili di attaccamento persistono nel sistema relazionale del soggetto.
Non si modificano nemmeno a seguito delle diverse esperienze sperimentate in seguito ai primi tre anni di vita.
I primi tre anni di vita hanno, quindi, la caratteristica di imprimere lo stile che ci accompagnerà per la vita indipendentemente da quanto l’esperienza successiva possa essere diversa.
La ricerca prosegue
In seguito a contributi come quello di Bowlby la ricerca ha potuto approfondire e confermare come stili di attaccamento insicuro disorganizzato, caratterizzassero comportamenti maltrattanti, abusanti e di traumi emozionali in età evolutiva. Soprattutto ha confermato come questi determinassero gravi patologie da un punto di vista psicopatologico e medico.
Un altro fondamentale sviluppo nella ricerca, a seguito del contributo della Teoria dell’Attaccamento, si è verificato nella direzione dello studio della qualità del “parenting” nel primo anno di vita. In particolare, si è cercato di comprendere come e quanto incidesse nella relazione madre-bambino la sensibilità genitoriale, ovvero quella particolare capacità di riconoscere e rispondere adeguatamente ai bisogni dei propri bambini.
La ricerca ha rilevato come questa capacità fosse direttamente correlata con lo stile di attaccamento: la presenza contribuisce a porre in essere uno stile sicuro mentre l’assenza uno stile insicuro.
A partire dalla Teoria e gli studi del Dr. Bowlby c’è stata la possibilità di creare linee guida che permettono ai Professionisti di fare diagnosi, e di approfondire e sviluppare concetti che Bowlby aveva anticipato.
La #TeoriaDellAttaccamento ha dato la possibilità di avere linee guida che permettono ai Professionisti di fare diagnosi, e di approfondire e sviluppare concetti che Bowlby aveva anticipato. | #ECM #Psicologia Share on XPer approfondire l’argomento, sono aperte le iscrizioni al focus ECMLab da 4 crediti:
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